Tram-treno del Luganese e circonvallazione Bioggio: considerazioni dopo le risposte del Consiglio di Stato alle interpellanze

Preambolo

La maggior parte di coloro che hanno avviato un ampliamento di uno stabile si è dovuta confrontare con la realtà e con la necessità di lavorare con il proprio architetto per trovare soluzioni atte a migliorare diversi aspetti del progetto, contenere i costi e accelerare la realizzazione. Nella risposta del 15 aprile 2025 del Consiglio di Stato (CdS) a due interpellanze sul tema dell’esplosione dei costi del progetto tram-treno, comunicata dal direttore Zali, abbiamo avuto la conferma che questo normale e ragionevole metodo di lavoro, volto a migliorare i progetti e ridurre i costi, non rientra tra le possibilità considerate dal Dipartimento del Territorio.

La peggiore soluzione di estensione del tram-treno

Realizzare una linea tram-treno fra Lugano-Centro e Bioggio e far proseguire il tram-treno fino a Manno-Suglio porta indiscutibili vantaggi per la mobilità nel comparto. Sin dalla presentazione del progetto di massima nel 2011 si è però anche saputo e detto che il tragitto scelto rappresentava la peggiore soluzione possibile in termini di benefici per l’utenza, di impatto ambientale e anche per quanto riguardava i tempi di realizzazione. Inoltre, si sapeva ed è stato ripetutamente detto che questo tragitto sarebbe risultato anche il più costoso.

Nel 2015 la nostra associazione aveva segnalato pubblicamente un serio problema di governance nella gestione del progetto. Gli enti coinvolti, tuttavia, continuavano a sostenere che non esistessero criticità di questo genere e che fossero stati svolti tutti gli approfondimenti necessari.

Il Gran Consiglio, il 19 giugno 2018, aveva autorizzato una spesa di Fr. 400,7 milioni per la realizzazione dell’opera, esclusa la progettazione. L’anno successivo, nell’ambito della richiesta dei crediti di progettazione, il Consiglio di Stato nel relativo messaggio affermava:

“Conseguenze finanziarie sul credito d’opera
Le modifiche, anche se importanti, sono puntuali e il tracciato non viene cambiato. Di
conseguenza, non si prevede un impatto significativo sui costi e sulle tempistiche.
I risparmi relativi alle minor indennità espropriative e la mancata esecuzione di alcune
opere (ad esempio grazie alla modifica a Lugano centro non è più necessario lo
spostamento del cunicolo AIL-CDALED) dovrebbero bilanciare i maggiori costi di alcune
opere.”

Le nuove stime dei costi del progetto comunicate dal Consiglio di Stato arrivano ora a Fr. 820 milioni, Iva inclusa. Per la prima volta si ha una stima realistica dei costi necessari per realizzare la soluzione proposta. Tecnicamente è sbagliato parlare di significativi aumenti di costo, poiché per la prima volta sono stati inclusi quegli adattamenti indispensabili per garantire un esercizio ferroviario efficiente e sicuro.

La soluzione migliore

Realizzare una nuova linea tranviaria in un contesto urbano è un esercizio molto complesso e costoso, per evitare di bloccare il traffico e per la necessità di espropriare terreni. Ovviamente, tutto diventa più facile se si possono utilizzare strutture ferroviarie esistenti. A Manno, come tutti sanno, vi è una stazione ferroviaria merci con quattordici binari, per la maggior parte ora non più utilizzati. Quindi, come già proposto da più parti, è possibile utilizzare parte dei sedimi per realizzare la linea del tram-treno. Si riducono così incroci con le strade e la necessità di sottopassaggi nonché di espropriazioni. Questo non solo riduce i costi, ma migliora la sicurezza e l’efficienza della linea. Gli enti coinvolti nella progettazione non hanno mai voluto valutare la possibilità di utilizzare questi spazi per far transitare il tram-treno.

Questa soluzione porta tre altri vantaggi importanti:

  • La possibilità di avviare i lavori immediatamente collegandosi alla linea di collina, mantenendo la fermata Bioggio-Molinazzo, senza attendere la costruzione della galleria.
  • La possibilità di usare il binario industriale che collega la linea del tram-treno a Taverne-Torricella con linea ferroviaria del Ceneri. Questa integrazione, espressamente prevista dal Piano direttore cantonale, è uno degli elementi fondanti e imprescindibili del progetto di mobilità del Vedeggio.
  • Avendo più spazio a disposizione, si possono creare percorsi di mobilità lenta, che possono migliorare la vivibilità delle zone e ridurre notevolmente gli spostamenti in auto.

Approvazione nuovo credito a rischio

Il CdS, nonostante la nuova realtà dei costi, non ha voluto avviare una riflessione sulla possibilità di valutare alternative e migliorare il progetto. Vuole presentare un messaggio al Gran Consiglio con una richiesta di credito supplementare. Il CdS si dice fiducioso che le richieste di credito verranno approvate, ma ci sono molte incognite perché all’opera partecipano Confederazione, Cantone e tutti i Comuni del Luganese, e tutte queste entità dovranno approvare gli aumenti. Il rapporto costi-benefici del progetto è veramente miserevole ed è probabile che i crediti incontrino una forte opposizione. Riteniamo alto il rischio che il progetto, così come è stato concepito, cada con il rischio di rinunciare alla realizzazione dell’estensione del tram-treno e alla perdita dei sussidi federali.

Come andare in avanti?

Riteniamo totalmente irragionevole e altamente rischiosa la posizione del Consiglio di Stato di non valutare alternative e con critiche prive di fondamento: come l’idea che valutare altre possibilità comporti costi notevoli e costituisca una perdita di tempo. Il tragitto che utilizza i binari dello scalo merci si snoda a 80 metri dal tragitto proposto dal governo. Come già detto, ci vorrebbero così meno sottopassaggi e meno espropriazioni. La valutazione dell’alternativa e il calcolo dei costi dovrebbero essere relativamente semplici e non richiedere molto tempo.

Circonvallazione stradale di Bioggio-Agno

Il CdS è stato anche chiamato a fornire informazioni sulla questione della circonvallazione. Ha spiegato che i costi rispetto al preventivo iniziale sono lievitati perché durante la fase iniziale di progettazione non era stato considerato che la galleria a lato del lago avrebbe richiesto soluzioni tecniche speciali. Solo in fase di analisi di dettaglio si sono rilevate queste necessità e si è scoperto che i costi di costruzione erano nettamente maggiori rispetto a quanto previsto. Il CdS ha comunicato che è stata fatta una verifica dei costi e che i nuovi calcoli sono attendibili. Ha indicato che entro l’estate presenterà un messaggio al riguardo.

È probabile che tutti questi problemi si sarebbero potuti evitare se si fosse dato ascolto alle osservazioni e ai dubbi espressi anche da persone qualificate ed enti del territorio.

Conclusione

La situazione del traffico nel Luganese, in particolare nella zona del basso Vedeggio e del Malcantone è catastrofica, ed è indubbio che ciò sia anche da attribuire alla mancanza di governance e alla continua mancanza di collaborazione, con atteggiamenti di scontro e sfida fra i diversi enti coinvolti.

Ulteriori informazioni

Quando si avranno maggiori informazioni la nostra associazione prenderà nuovamente posizione sul tema.