Il progetto tram-treno presentato dal Dipartimento del Territorio (DT) è un grande passo avanti e un tassello fondamentale a favore di una viabilità migliore per Lugano e i suoi dintorni. Il DT presenta il collegamento con il basso Vedeggio come prima tappa, che dovrebbe essere poi completata con l’asta Cornaredo – Pian Scairolo. Il decongestionamento del traffico si avrà quindi solo con la realizzazione completa.
Questa fase prevede un potenziamento importante dell’offerta di trasporto pubblico, purtroppo però la messa in esercizio è prevista al più presto nel 2027. In più, nonostante il progetto sia stato molto ben accolto, il tracciato e alcune scelte progettuali stanno suscitando notevoli opposizioni. Le tempistiche sono quindi destinate ad allungarsi e per molto tempo ancora si dovrà convivere con una situazione del traffico compromessa.
La nostra associazione si occupa da molto tempo di questo tema. Abbiamo analizzato a fondo il progetto e sentito tutti gli attori coinvolti. Abbiamo raccolto nel documento Dossier Tram-Treno le diverse problematiche e presentato diverse soluzioni alternative, che potrebbero permettere di risolvere i conflitti, accelerare la realizzazione e migliorare ulteriormente l’offerta, mantenendo inalterati gli investimenti.
È di questi giorni la notizia che, grazie alla revisione del tracciato, la realizzazione della circonvallazione di Bioggio – Agno è diventata più concreta. Per anni tutto era rimasto bloccato a causa di un tracciato controverso. Presentiamo questo documento per aiutare a comprendere le problematiche, nella prospettiva che il DT scelga anche per il tram-treno l’approccio di ascoltare tutte le parti e di trarre beneficio dalle diverse osservazioni.
L’obiettivo delle analisi e valutazioni effettuate con il contributo dell’ing. Paul Stopper (vedi CV capitolo 10.2.) sono state portate avanti con i seguenti obiettivi di:
Il DT ha insistito in questi ultimi mesi sul fatto che se dovesse essere cambiato il progetto si perderanno tutti i finanziamenti della Confederazione. Trattandosi di un argomento molto centrale abbiamo contattato i responsabili dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, che ci rispondono quanto segue: “Se nella procedura di approvazione dei piani viene inoltrato un progetto sostanzialmente diverso in confronto a quello originariamente previsto per il cofinanziamento, la Confederazione rivaluterà nuovamente il progetto.” Questa affermazione è per noi la conferma che, soprattutto migliorando il rapporto costo-beneficio del progetto ed i tempi d’esecuzione, non è troppo tardi per ottimizzare il progetto presentato dal DT.
Con lo scopo anche di facilitare la comprensione dei problemi relativi al tracciato del DT e portare avanti la discussione, abbiamo selezionato quelle ipotesi di miglioramento che ci sono sembrate migliori, raggruppandole attorno a tre elementi principali, come si vede anche nell’immagine riassuntiva che segue:
Si tratta ovviamente di punti di partenza, per una riflessione più approfondita e di dettaglio sulla questione.