In questi ultimi anni ci sono stati diversi importanti passi avanti per lo sviluppo del tram nel Luganese. In questi giorni sono stati presentati i nuovi convogli della FLP che entreranno in funzione nel 2020 e la Commissione della Gestione del Gran Consiglio ha preavvisato favorevolmente la concessione del credito per la tappa prioritaria del tram. Il rapporto della commissione della gestione è un documento molto ben fatto e molto interessante che fornisce una visione completa del progetto, evidenzia i punti forti e quelli deboli e suggerisce al Consiglio di Stato di fare degli approfondimenti con lo scopo di valutare la possibilità di migliorare e risolvere alcuni punti critici del progetto.
Nel 2014, il Dipartimento del Territorio assieme ai Comuni della Commissione VedeggioValley avevano fatto allestire uno studio per valutare gli scenari del trasporto pubblico nel Vedeggio, dopo l’apertura della nuova galleria del Ceneri nel 2020. La ricerca, molto articolata, ha raccolto diversi dati e presentato diversi valutazioni in merito alla possibile interconnessione Tram/TILO.
Nel frattempo la situazione si è evoluta: sono entrate in funzione la galleria di base del Gottardo e il collegamento con Malpensa; nell’ambito della progettazione del tram del Luganese sono stati fatti molti approfondimenti, è stato definito quale sarà il servizio proposto e sono pervenute molte osservazioni. Visto che l’apertura della galleria del Ceneri è imminente, sarebbe utile aggiornare lo studio del 2014. In questo contesto si potrebbe rispondere ad alcuni solleciti della Commissione della gestione, approfondire i punti critici e valutare le proposte pervenute relativi al comparto. Lo studio del 2014 aveva considerato un perimetro limitato alle zone limitrofe del Vedeggio; sarebbe opportuno aggiornare i calcoli prendendo come zona di riferimento il reale e ben più ampio bacino di utenza.
L’aggiornamento dello studio potrebbe essere fatto velocemente: sul tavolo ci sono molte più informazioni e, come ha fatto la Commissione di gestione, per talune specifiche questioni, gli specialisti potrebbero sentire i diretti interessati ed eventualmente, per controllo, anche pubblicare una bozza dello studio aggiornato, prima di rilasciare la versione definitiva.
I risultati potrebbero essere di grande utilità per l’Ufficio federale dei trasporti, che deve decidere sui ricorsi e sugli indennizzi e per il Consiglio di Stato, che dovrà esprimersi su eventuali modifiche apportate al progetto.