Il 19 novembre 2015 l’USTRA (Ufficio federale strade) ha rilasciato il Rapporto misure transitorie risanamento del tunnel autostradale del Gottardo (in tedesco), i cui contenuti tecnici cambiano completamente la prospettiva sul risanamento. Le soluzioni eleboarate finora sono completamente superate e inadatte: risanamento con chiusura di 1’000 giorni e treni navetta con stazioni di trasbordo provvisorie (1,2 miliardi) o raddoppio e risanamento successivo con chiusura di 140 giorni (2,8 miliardi).
Nel 2010 il Consiglio Federale aveva indicato che vi era necessità di intervenire entro il 2025 con misure di risanamento straordinarie che avrebbero comportato una chiusura prolungata del tunnel. In particolare si ipotizzava che in prossimità dei portali la tenuta della soletta si sarebbe ridotta in modo veloce (vedi riassunto a pag. 40 del citato documento).
Ora l’USTRA indica che il tunnel potrà rimanere sicuro e funzionale almeno fino al 2035, unicamente con interventi nell’ambito delle chiusure notturne di manutenzione ordinaria e con costi di 128 milioni.
I nuovi approfondimenti tecnici svolti fra il 2010 - 2015 hanno rilevato una situazione decisamente migliore, In particolare per quel che riguarda la soletta intermedia (vedi riassunto a pagina 45 e seguenti).
Il documento rilasciato dall’USTRA si limita ad analizzare le misure di manutenzione necessarie per mantenere funzionale il tunnel fino al 2035. Le informazioni tecniche mettono però in evidenza che la gran parte delle infrastrutture del tunnel sono in buono stato e che il microclima all’interno evita un degrado delle componenti. Sulla scorta di questi elementi e in base ai riscontri emersi dal confronto con il risanamento completo del tunnel dell’Arlberg (vedi www.railvalley.org), RailValley constata che il tunnel del San Gottardo può essere risanato completamente e adeguato alle normative senza chiusure prolungate e con costi complessivi nell’ordine dei 250 milioni !!
Il Consiglio federale aveva ritenuto il raddoppio costituzionale, in considerazione della necessità di evitare una chiusura prolungata della galleria di 1'000 giorni. Dal momento che cade tale necessità, la votazione sul raddoppio non dovrebbe neanche tenersi, perché è diventata palesemente uno strumento per aggirare l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi.
I concetti di risanamento dell’esistente galleria non sono più adatti alla situazione. L’USTRA dovrebbe far elaborare un nuovo progetto di risanamento, più simile a quello adottato all’Arlberg, che parta da un’analisi di dettaglio in merito a: